Quando si parla del diritto di prelazione sulla vendita della casa nascono subito diverse polemiche e numerose domande per il semplice tatto che sono in pochi a sapere davvero di cosa si ratta.
Ancora oggi si tratta di un argomento all’appannaggio degli esperti del settore. La questione di base é semplice: se il mio Vicino vuole vendere una casa che confina con la mia e io gli propongo lo stesso prezzo che gli offre l’acquirente.
Posso usufruire del diritto di prelazione e quindi poter acquistare io l’immobile? Su questo aspetto, cosi come su tutto ciò che ha a che fare con il diritto di prelazione, la Legge dello Stato Italiano è piuttosto chiara.
Il proprietario di un appartamento situato vicino a un appartamento in vendita non può usufruire del diritto di prelazione qualora l’immobile vicino venisse venduto.
Non importa se l’appartamento in vendita è sullo stesso piano oppure al piano di sopra o di sotto. Il motivo principale è che si tratta di una proprietà privata.
Il venditore, quindi, può decidere autonomamente a chi vendere il suo appartamento e a quali condizioni. Il diritto di prelazione stesso é limitato solo a due casi: alla vendita dell’immobile dato in affitto per uso commerciale e alla vendita delle quote del bene in comunione ereditaria.
Il diritto di prelazione si attiva in tali casi dando a colui che né beneficia la priorità di acquisto rispetto a terzi, purché ci sia la parità di prezzo e delle altre condizioni contrattuali. Tale casistica non può verificarsi in alcun modo se si parla di appartamenti e pertanto il vicino, volenteroso acquirente.
Non può usufruire del diritto di prelazione e avere cosi priorità nell’acqua a pari condizioni contrattuali. Per usufruire del diritto alla prelazione potrebbe essere necessario rispettare anche altre caratteristiche.
Per esempio, colui che dovrebbe beneficiare di tale diritto non dovrebbe avere proprietà di altri immobili nel palazzo oltre a quello adibito a propria abitazione.
Tale limite venne creato per limitare l’acquisto da parte di un solo individuo di vari appartamenti situati nel palazzo. Il diritto di prelazione riconosciuto ha priorità maggiore rispetto a quello esistente in capo ai coeredi. Dunque, se a un soggetto venisse riconosciuto il diritto di prelazione, quest’ultimo potrebbe usufruirne in maniera prioritaria rispetto ai soggetti che quel tipo di diritto l’hanno ottenuto per vie ereditarie.
In questo modo si potrebbe usufruire del diritto di prelazione acquistando l’appartamento ancor prima che possa beneficiare di tale diritto i coeredi. Nel caso di un vicino che vuole semplicemente acquistare l’appartamento vicino e quindi, previo l’abbattimento, poter formare un unico oggetto di accatastamento, egli non può usufruire di alcun diritto di prelazione.
Questo, però, non lo limita nell’acquisto ed egli può comunque tentare di acquistare l’immobile proponendo al proprio vicino delle condizioni contrattuali migliori. Il venditore, difatti, ha la piena proprietà quell’immobile e può decidere autonomamente a chi venderlo.
Se proprio non si capisce come funzioni la vendita degli immobili oppure non sia chiaro il funzionamento del diritto alla prelazione, conviene contattare degli esperti e chiarire tutti i dubbi in merito.
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4 Comments
In nessuna ipotesi trovo una risposta al mio caso
sono proprietaria di una abitazione per un terzo, in caso di vendita dei rimanenti due terzi, ho sicuramente diritto di prelazione rispetto ad un confinante?
Quando un comproprietario intende vendere la sua quota, gli altri comproprietari hanno la priorità per acquistarla a condizioni di mercato eque. Il diritto di prelazione deve essere esercitato entro un periodo specificato dalla legge, che varia a seconda del tipo di proprietà e dunque nel caso di vendita dei rimanenti due terzi della proprietà lei ha il diritto di prelazione rispetto ad un confinante o ad altri soggetti esterni
Salve,
ho una casa e due terreni ad essa confinanti. La casa non ha scopo agricolo. I due terreni (2300 mq in tutto), sono agricoli. Voglio vendere in blocco, casa + terreni – la casa ha un valore molto più alto dei terreni. Fermo restando che sulla casa non vi è alcun diritto di prelazione, il mio confinante può avanzare diritto di prelazione sui terreni? Se io vendo tutto insieme, il diritto di prelazione, decade? Grazie per una cortese risposta.
Gentilissimo Antonio,
Nella vendita congiunta il diritto di prelazione dei confinanti sui terreni agricoli può manifestarsi, nonostante l’aggregazione degli asset in un unico blocco. Se si propone di alienare casa e terreni come un’unità indivisibile, i confinanti potrebbero tuttavia esercitare la prelazione sui terreni, se la legge lo consente e le condizioni specifiche non escludono tale diritto.
Considerato che le dinamiche di prelazione possono risultare complesse, vi è la necessità di interpellar un esperto in diritto immobiliare o agrario per scrutare ogni possibile implicazione legale e assicurare che la transazione si conformi alle normative vigenti, salvaguardando i diritti di tutte le parti coinvolte.
Un saluto