Case vacanze e affitti tradizionali sono due modi diversi di guadagnare dalla propria proprietà immobiliare. A seconda di ciò che si preferisce, ogni scelta presenta lati positivi e negativi. Vediamo ora la differenza tra gli affitti brevi e quelli più lunghi.
Chi possiede una casa può scegliere se fare affitti brevi o affitto a lungo termine. Gli affitti brevi sono buoni per le case in posti dove vengono molti turisti, e dove si può chiedere un prezzo più alto per brevi periodi. Questi affitti si gestiscono tramite piattaforme affitti come Airbnb o Vrbo e possono fornire rendite passive abbastanza buone. Però, bisogna occuparsi di più cose, come la manutenzione casa e accogliere gli ospiti Airbnb.
Dall’altra parte, gli affitti tradizionali sono più stabili. Questo significa che si affitta la casa per mesi o anni a una persona o famiglia. Qui non si guadagna tanto in fretta come con gli affitti brevi, ma è più sicuro per avere un entrata regolare ogni mese. Con questo tipo di affitto, le leggi sono un po’ diverse. Per esempio, la legge sugli affitti e la tassazione affitti come la cedolare secca possono aiutare a gestire meglio il rendimento locativo.
Allora, quale tipo di affitto conviene di più? Dipende da cosa si cerca. Se si vuole guadagnare di più in poco tempo e si può gestire gli affitti rapidi, allora gli affitti brevi potrebbero essere meglio. Ma se si preferisce qualcosa di più tranquillo e stabile, forse gli affitti tradizionali sono la scelta giusta. In ogni caso, è bene pensare bene alla situazione e magari chiedere consiglio a chi se ne intende di investimenti immobiliari
Indice della guida
Vantaggi degli affitti brevi e case vacanze
Gli affitti brevi, anche conosciuti come affitti turistici, rappresentano un tipo di locazione temporanea. Questi contratti non durano più di 30 giorni e si trovano spesso nelle aree turistiche. I benefici di questi affitti comprendono guadagni per notte superiori rispetto agli affitti tradizionali grazie ai prezzi maggiori che si possono richiedere. Inoltre, consentono una grande flessibilità e si possono gestire facilmente tramite piattaforme affitti come Airbnb o Vrbo. Pagare in anticipo riduce il rischio di non ricevere il denaro. Questi affitti offrono anche la libertà di scegliere quando affittare la proprietà immobiliare per uso personale.
Gestire gli affitti brevi necessita dedizione continua e permette di riservare periodi per sé stessi, rendendo la casa disponibile nei restanti momenti. Questo tipo di gestione, più intricata rispetto agli affitti a lungo termine, richiede attenzione ai dettagli, soprattutto nel gestire i pagamenti. Fortunatamente, l’uso di affitti online come Booking.com, Airbnb e Vrbo facilita il controllo e l’organizzazione.
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Vantaggi degli affitti tradizionali
Le case vacanze vengono riservate per lassi di tempo brevi. Gli affitti brevi presentano benefici quali l’incremento dei guadagni per ogni notte rispetto agli affitti tradizionali, una maggiore capacità di amministrare la proprietà immobiliare, e la chance di ricevere numerosi ospiti Airbnb o Vrbo durante l’anno. Al contrario, gestire questi affitti richiede un impegno più consistente nella manutenzione casa e nell’ospitalità degli ospiti. Per chi propone affitti online, piattaforme come Airbnb offrono un modo efficace per contattare un’ampia platea. La tassazione affitti per i periodi brevi, però, risulta più intricata a causa della fluttuazione dei guadagni affitto breve, sottolineando l’importanza di capire le differenze fiscali affitti. Valutare quale investimento casa sia più remunerativo necessita di un’analisi delle necessità individuali e dei rischi e delle possibilità legati a ogni tipo di locazione
Cosa dice la legge e il fisco
La tassazione affitti per le case vacanze è un argomento importante e piuttosto complicato. Si parla di affitti brevi, come quelli offerti su Booking, Airbnb o Vrbo, e la loro regolazione è specificata in una legge. Per essere precisi, le regole per questi affitti online si trovano nell’articolo 4 del decreto legge del 24 aprile 2017, numero 50, che poi è stato cambiato dalla legge del 21 giugno 2017, numero 96. Questa legge dice che se uno ha fino a quattro appartamenti, può affittarli per periodi brevi. Questa possibilità è confermata dalla legge di bilancio del 2021. Dunque, gestire questi affitti brevi non è semplice e richiede di seguire le norme precise per non avere problemi.
Fattori di decisione
Il proprietario di una casa ha due scelte: gli affitti brevi o gli affitti tradizionali. Parliamo prima degli affitti brevi. Questa opzione richiede di prestare molta attenzione, quasi come curare un piccolo giardino. Permette però di decidere quando fermarsi e usare la casa per sé, mettendola a disposizione per gli altri nei periodi in cui non ci si trova. Piattaforme come Airbnb o Vrbo aiutano molto qui. La tassazione affitti in questo caso può cambiare a seconda di come si decide di gestire la cosa, e qui entra in gioco la cedolare secca che può essere una scelta vantaggiosa.
D’altra parte, ci sono gli affitti tradizionali. Questi sono più semplici da gestire, quasi come tenere un libro di conti per una piccola attività. Non si deve fare molto, ma il guadagno è più basso e non si può usare la casa quando si vuole. Questa opzione può essere più stabile per chi cerca rendite passive.
La decisione su quale tipo di affitto scegliere dipende dalle esigenze di chi possiede la proprietà immobiliare. Vuole più flessibilità o preferisce qualcosa di più stabile? Ogni scelta ha i suoi vantaggi e svantaggi, e bisogna pensare bene a cosa è più importante per sé
Conclusioni
Gli affitti brevi, come quelli offerti su Airbnb o Vrbo, portano diversi vantaggi. Prima cosa, il rendimento locativo tende a essere più alto, che è una gran cosa per chi possiede la proprietà immobiliare. Poi, ci danno più libertà di scegliere quando e a chi affittare, il che è utile, specialmente se la casa si trova in un posto molto frequentato dai turisti. Per esempio, i ospiti Airbnb mostrano come gli affitti turistici possano essere un’ottima fonte di guadagno. Ma non è tutto facile, perché gestire questi affitti online richiede più impegno. Ci vuole anche più lavoro per tenere la casa in ordine, visto che passano molti ospiti.
Dall’altra parte ci sono gli affitti tradizionali, quelli a affitto a lungo termine, che offrono un guadagno più costante. Questi investimenti immobiliari sono più prevedibili e meno legati ai cambiamenti del mercato turistico. Portano una tranquillità maggiore e la sicurezza affitti è più alta con contratti che durano di più e meno cambi di inquilini.
Passando alla tassazione affitti, le differenze sono notevoli. Per esempio, con la cedolare secca si possono avere dei vantaggi fiscali interessanti per gli affitti tradizionali. Invece, per gli affitti brevi, spesso il carico fiscale è più pesante.
Infine, decidere tra guadagni affitto breve e la sicurezza di un affitto a lungo termine dipende molto dalle circostanze personali del proprietario e da quanto è pronto a occuparsi delle varie necessità.
Per capire meglio, potrebbe essere utile fare una chiacchierata con un esperto o consultare un’agenzia specializzata in questi temi
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