Il fenomeno degli affitti a breve termine ha visto un’escalation notevole di interesse negli anni recenti portato avanti soprattutto dalla diffusione capillare di piattaforme digitali che mettono in comunicazione diretta i proprietari di abitazioni con chi cerca un alloggio per periodi limitati questa guida si propone di essere un faro nel mare magno delle questioni fiscali e delle procedure burocratiche che regolano questa tipologia di affitti offrendo un panorama dettagliato per chi si avventura in questo settore.
Indice della guida
Panorama normativo
Quando parliamo di affitti di breve durata stiamo facendo riferimento a quei contratti che non superano i trenta giorni di validità una nicchia che si è ritagliata un suo spazio ben definito nel contesto fiscale e normativo italiano grazie al Decreto Legge datato 24 aprile 2017 numero cinquanta che ha stabilito delle linee guida precise per chi opera in questo ambito inclusa una sezione dedicata al Regime fiscale specifico per le locazioni brevi facilmente reperibile sulla piattaforma online Normattiva un punto cruciale di questa normativa è il chiarimento del ruolo dei portali di intermediazione online e delle responsabilità che questi ultimi hanno nei confronti degli adempimenti fiscali un passo fondamentale per i proprietari è dunque quello di approfondire la conoscenza di queste disposizioni per garantirsi una gestione trasparente e conforme alle leggi in atto.
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Opportunità della cedolare secca
Tra le varie strade fiscali che i proprietari di immobili possono percorrere quando decidono di affittare per brevi periodi spicca la possibilità di optare per la cedolare secca una modalità che consente di godere di una tassazione agevolata sui proventi derivanti dalla locazione agevolando così la gestione dei guadagni e riducendo le incombenze burocratiche legate alla registrazione di contratti formali ciò che spesso genera perplessità è come sia possibile attuare questa scelta in assenza di un contratto redatto nei modi tradizionali la soluzione sta nel mantenere una documentazione accurata di ogni transazione e nel soddisfare con diligenza i propri doveri fiscali attraverso le dichiarazioni previste dalla legge.
Detrazioni per chi possiede immobili
Molte persone che hanno in proprieta immobili si chiedono se è possibile abbassare le spese che hanno dovuto sostenere per servizi come la pulizia le bollette dell’acqua della luce del gas e anche le commissioni che sono state pagate quando hanno utilizzato dei siti per trovare chi affitta la loro casa. In base a come uno decide di dichiarare questi guadagni ci sono delle regole che possono permettere di pagare meno tasse però bisogna fare attenzione perché se si sceglie di usare la cedolare secca queste possibilità diminuiscono. Decidere quale sia la strada migliore da seguire non è semplice e dipende molto da quello che è il contesto personale di chi possiede la casa quindi bisogna fare un’analisi molto precisa di quello che si deve fare con le tasse.
Come si fa con le tasse quando si affitta
Quando si parla di affittare una casa per periodi brevi ci sono delle cose molto importanti da fare una di queste è assicurarsi di dire al fisco tutto quello che si è guadagnato e anche quelle che sono state le spese. Per fare questo bisogna riempire dei moduli che si chiamano 730 o Unico a seconda della situazione. Se uno sbaglia a fare questa cosa o se si dimentica di farla può avere problemi grandi come dover pagare delle multe o avere la finanza che viene a fare dei controlli quindi è meglio fare tutto con molta attenzione.
Regole da seguire quando si affitta
Affittare una casa per periodi corti significa anche dover fare una serie di cose che la legge chiede come per esempio dire chi sono le persone che stanno nella casa alle autorità che si occupano di questo. A seconda di dove si trova la casa ci possono essere delle regole diverse da seguire e per questo è molto importante che chi affitta la casa sappia bene quali sono le leggi della sua zona perché altrimenti si può trovare in difficoltà.
Le OTA – Booking e Airbnb
i portali come Airbnb e Booking hanno assunto un’importanza nel settore degli affitti brevi giocando un ruolo fondamentale per i proprietari che intendono affittare i propri spazi. Questi siti non solo facilitano la ricerca di potenziali inquilini ma anche pongono sfide particolari soprattutto quando si parla di questioni fiscali e di comunicazione con le entità governative responsabili della tassazione. I proprietari di immobili quindi devono fare un sforzo per capire bene come questi portali operano in particolar modo per quanto riguarda le varie commissioni che vengono applicate e le ritenute fiscali che potrebbero essere doverose questo perché una gestione accurata di questi aspetti è essenziale per adempiere correttamente ai propri obblighi fiscali.
Conclusioni
Nel viaggio che i proprietari intraprendono nel complesso mondo degli affitti brevi è fondamentale armarsi di una solida comprensione delle molteplici norme fiscali e delle procedure burocratiche che governano questo settore. È essenziale che i proprietari raccolgano tutte le informazioni possibili per fare scelte oculate sul regime fiscale da adottare per massimizzare i propri guadagni tenendo conto delle possibili detrazioni fiscali e di come navigare tra i vari adempimenti burocratici senza incappare in sanzioni. La strada verso il successo in quest’area è lastricata dalla collaborazione con professionisti qualificati quali commercialisti che hanno un profondo intendimento delle dinamiche immobiliari e che possono fornire assistenza nella scelta delle strategie fiscali più adatte e nella gestione delle pratiche burocratiche
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